CRAC Spazio Arte
Castelnuovo Rangone, comune sensibile e all'avanguardia attraverso la differenziazione culturale e l’ospitalità artistica. CRAC Spazio Arte è lo spazio che il Comune di Castelnuovo Rangone dedica all’arte contemporanea
EDIZIONE 2024
Riparte finalmente l'ormai tradizionale rassegna artistica curata da Alessandro Mescoli, Massimiliano Piccinini e Giorgia Cantelli nella vetrina di CRAC Spazio Arte in Via della Conciliazione a Castelnuovo.
La rassegna, giunta alla settima edizione, vedrà il suo battesimo Domenica 4 Febbraio alle 11.30 con l'inaugurazione della mostra As in a virtual landscape di Elena Ascari, che resterà esposta fino al 24 Marzo.
EDIZIONE 2023
Domenica 12 febbraio l’inaugurazione della mostra di Mauro Pipani apre la sesta edizione della rassegna dedicata all’arte contemporanea
Sarà la personale di Mauro Pipani ad inaugurare la sesta stagione di CRAC, lo spazio espositivo dedicato all’arte contemporanea sotto le mura medievali di Castelnuovo Rangone, curata da Giorgia Cantelli, Massimiliano Piccini e Alessandro Mescoli.
Stili differenti e nuove suggestioni si fondono nell'edizione 2022 di CRAC, la vetrina artistica sotto le mura antiche di Castelnuovo, giunta quest'anno alla sua quinta stagione.
La prima mostra del 2022 allestita al CRAC presenta il lavoro dell’artista torinese Francesca Dondoglio, nota al pubblico per la composizione di opere di grande impatto visivo ed emozionale, contraddistinte dall'utilizzo del colore rosso e del colore blu. La rassegna continua con la mostra di Giuliana Storino, insegnante dell'accademia di Brera che realizza un’inaspettata installazione site-specific. L’artista pugliese attraverso la scultura ci suggerisce le proprie riflessioni riguardo le origini dell'arte. Entrambe le mostre sono accompagnate da una breve nota testuale di Alessandro Mescoli, che insieme a Massimiliano Piccini ne ha curato i progetti e gli allestimenti. L'inizio dell'estate si aprirà con il progetto speciale che propone le ceramiche dell'artista e ceramista Luce Raggi, curato da Alessandro Mescoli. La Raggi, ora presente al padiglione Italiano della prima biennale della ceramica in Cina, è impegnata sia nella ricerca artistica, che nella promozione di altri autori, attraverso lo spazio indipendente Another fucking Gallery di Faenza.
Sempre in estate la programmazione continuerà fino alla prima settimana di ottobre con la mostra di Paola Babini insegnante dell'accademia di belle Arti di Bologna e Ravenna. L'artista propone paesaggi ed immagini del ricordo ottenuti con tecniche differenti. Accompagna la mostra un testo critico di Luca Maggio che ne è anche il curatore dell'evento espositivo. A seguire, in autunno, gli spazi ospiteranno l’intervento site-specific dello scultore Jacopo Naccarato, laureato all'accademia di belle Arti di Bologna, che vede per l'occasione il ritorno di Giorgia Bergantin come curatrice ed autrice della nota critico-testuale.
Ed in ultimo, a chiusura dell'anno, con finissage in occasione del giorno della memoria 2023, sarà la Mostra di Flavia Tritto curata da Maria Chiara Wang che ne firma il testo; realizzata appositamente per questo spazio, prende le mosse da un'analisi filologica e percettiva del territorio castelnovese con un focus selettivo sul torrente Tiepido.
È tutto pronto per un altro anno di mostre e di artisti di alto profilo, una proposta ampia e variegata rivolta alla comunità e ai visitatori, per continuare a respirare arte a Castelnuovo.
Sofia Baldazzini / Assessore alla Cultura - Comune di Castelnuovo Rangone
Da sabato 17 ottobre il ciclo espositivo di CRAC inaugura la mostra “Auspice Maria. I due monogrammi trovati.” dell'artista Luca Caccioni, a cura e testo critico di Alessandro Mescoli.
"Per questa Mostra al CRAC Luca Caccioni presenta un progetto installativo che si espande su tutta la superficie del luogo espositivo. Interviene sulle ampie vetrate con scritture ed elementi segnici misteriosi e nello spazio con oggetti più o meno riconoscibili, che consunti e probi, non tradiscono riguardo la loro vita passata.
Tra questi, due monogrammi Mariani. Legno e lampadine ad incandescenza, tradizione e modernità, convivono e come un metronomo segnano una transizione forse adolescenziale, accelerando il racconto a ritmi più pop, da sagra indefinitamente paesana .
Non si tratta di un viaggio nel tempo, bensì attraverso il tempo; quello definito e determinato dell'Uomo.
Mosso dal desiderio dignitoso e malinconico di recuperare il passato dal vissuto delle stagioni, denso di relazioni e suggestioni. Soglie da oltrepassare e nuove sensibilità da acquisire; come veicolo per la comprensione delle “corrispondenze del quotidiano ”.
L'artista bolognese, tra i più apprezzati internazionalmente, tratta lo spazio di CRAC come una biblioteca di oggetti e segni da de-crittografare, ognuno protagonista nel raccontare una storia autologa, capace di generare, quasi algebricamente, nuove combinazioni ed intrecci.
Un mondo parallelo e labirintico: un’ architettura di rimando ad Eco, ma potrebbe essere anche Borges o Calvino, non inutilmente scomodati, che vive di cut-up visivi e mnemonici attivati dai ricordi dell'autore.
Un punto d’osservazione privilegiato su un sistema infinito di narrazioni, provocatoriamente confinato in un ambiente chiuso e relativamente piccolo, ma anche un'opera aperta, che innescata dall'autore attraverso la messa in scena, si autoalimenta, fino ad assumere carattere di indipendenza. Proponendo ad ognuno di noi, lettori, un diverso finale."
Alessandro Mescoli
Spesso i significati collettivi si costruiscono nella perseveranza dei buoni stimoli. Per questo il poter confermare l'esperienza di contaminazione artistica che lo spazio Crac ha inaugurato, rappresenta oggi un segnale forte di affermazione e tensione evolutiva. Le vecchie mura medievali dell'antico Castello saranno ancora lo sfondo di un susseguirsi di opere di grande impatto, dando progressivamente nuove identità allo spazio e nuove occasioni di approccio all'arte in una forma di contemplazione propria, fatta di passaggi quotidiani e soste, di incontri e dialoghi. Castelnuovo riafferma così la sua volontà di essere "Città d'arte", raccogliendo anche l'importante riconoscimento della Regione e celebrando di fatto la semplicità e la vitalità di una terra che ha ancora spazi e modi per stupire.
Sofia Baldazzini - Assessore alla Cultura / Comune di Castelnuovo Rangone
Artisti partecipanti: Matteo Lucca, Sonia Agosti, Mario Giovanardi, Pier Lanzillotta, Daniele Gagliardi, Simone Pellegrini, Gianmario Sannicola, Juan Eugenio Ochoa.
Scopri di più su questi artisti e le loro proposte consultando il programma dell'edizione 2019.
Inaugurare un luogo d' arte oggi è una semina lenta e fiduciosa oltreché un invito esplicito ad una costruzione/ricostruzione di significati collettivi. Lo spazio CRAC Castelnuovo Rangone Arte Contemporanea, si pone al centro del paese come sede di installazioni permanenti bimestrali e porta l'arte in vetrina consentendo una fruizione libera e d'impatto sul passante. Le opere d'arte si pongono su uno sfondo storico che rievoca il tracciato delle vecchie mura medievali dell'antico Castello che risalgono al 1200 e sono tra le più importanti in provincia di Modena, andando così a costruire un ponte immaginario tra il passato e il presente di un luogo. Volutamente le creazioni si affacciano sulla quotidianità di un paese e contribuiscono a contaminarla, costruendo significati e panorami nuovi.
Sofia Baldazzini - Assessore alla Cultura / Comune di Castelnuovo Rangone
Artisti partecipanti: Marika Ricchi, Massimiliano Galliani, Andrea Cereda, Elysia Athanatos.
Scopri di più su questi artisti e le loro proposte consultando il programma dell'edizione 2018.