Una chiesa ricca di testimonianze artistiche
La Chiesa della Beata Vergine Assunta si trova nel Borgo antico di Montalbano, situato ai piedi del Monte della Riva lungo il sentiero Belvedere. La chiesa parrocchiale assunse l’assetto odierno alla metà del '700 quando il parroco, Don Francesco Baraldi, fece realizzare le attuali tre navate, divise da pilastri con capitelli in stucco.
L’altare maggiore fu realizzato nel primo ‘700 in scagliola e presenta raffinati accostamenti cromatici. Don Baraldi si adoperò per la sua valorizzazione facendo costruire due porticine laterali sovrastate da piccole nicchie di gusto scenografico. Qui sono custodite due statue in marmo databili al primo ‘400 e raffiguranti l'Annunziata e l'Arcangelo Gabriele.
Tra le tele si segnalano, in particolare, il grande dipinto raffigurante la Beata Vergine Assunta con San Giorgio, di epoca manierista, e la Madonna e Santi con i Misteri del Rosario, databile al primo '600.
Il fonte battesimale, di tipologia comune ad altri nella zona, ha la parte inferiore in arenaria, completata da una struttura in legno di noce. Merita una visita anche la sagrestia, dove è collocato un armadio di linee seicentesche, ma opera dei primi del ‘700 e decorato a formelle bolognesi.
La chiesa ospita un settecentesco organo Traeri-Pianacci, costruito per la cappella privata di una residenza gentilizia delle vicinanze, Villa Cavola, e donato dagli attuali proprietari al Comune di Zocca. Grazie alla perizia del celebre restauratore Paolo Tollari, le armonie che questo strumento è nuovamente in grado di sprigionare sono tornate ad accompagnare le solenni celebrazioni liturgiche e ad animare prestigiose serate concertistiche a vantaggio dell’intera comunità.
L’attuale campanile è stato ricavato da una torre del Castello. Di notevole interesse è la sua grossa campana, datata 1482 e decorata a bassorilievo con scene della crocifissione e di San Giorgio che uccide il drago. Poco oltre la chiesa, un portale seicentesco in tufo dava accesso al cortile dell'antica osteria. Anche la canonica subì varie trasformazioni d'uso e fu adibita ad abitazione rurale, stalla e fienile.
Nel registro dei battezzati, conservato nell'archivio parrocchiale, al 15 gennaio 1730 è riportato l'atto di nascita di Mauro Tesi, il Maurino, famoso incisore, architetto, quadraturista e pittore, artista di spicco del '700 emiliano.