Un antico Borgo arroccato e un Mulino con le macine originali
Nella località di Castellino di Guiglia troviamo il Castellino delle Formiche. La denominazione è, con ogni probabilità, frutto di un’errata traduzione popolare del medievale Castrum Formigis che in realtà rimanda al latino formido, formidabilis cioè “Castello che incute timore”.
Le case arroccate sulla roccia si raccolgono attorno alla torre medievale dell'antico Castello, rimasta intatta. Fuori dall’abitato, boschi e campi declinano verso il fondovalle del fiume Panaro. Sulla piazza si affacciano diversi edifici degni di una visita: tra questi, la torre dell'antico Castello (su uno sperone roccioso) e la chiesa quattrocentesca dedicata a S. Stefano e S. Lorenzo.
Il fortilizio del Castellino nel Medioevo fu sede di un ramo della famiglia Malatigni proveniente dalle omonime rocche situate presso i Sassi di Roccamalatina. Nel ‘300 passò poi ai Montecuccoli che lo conservarono fino al 1623, anno in cui fu aggregato alla Podesteria di Guiglia. A partire dal 1630, anche quest’ultima fu poi ceduta in feudo ai Montecuccoli.
L’unica testimonianza rimasta del Castello è la torre, oggi trasformata in campanile. L'attuale Chiesa di S. Stefano fu costruita all'interno del Castello, presso l'Oratorio di San Lorenzo, documentato fin dal XIII secolo. Di notevole interesse è il portale della canonica, databile al XV secolo, costruito con poderosi conci di arenaria disposti a sesto acuto.
All'interno si conserva un pregevole fonte battesimale del 1662 in arenaria scolpita. Notevoli anche le tele seicentesche e le formelle in terracotta della Via Crucis.
Nelle vicinanze del Castellino delle Formiche, verso Nord, si trova il Mulino delle Vallecchie, attivo già nel corso del '500. E' raggiungibile a piedi con il sentiero n° 3 del Parco dei Sassi. Il Mulino sfruttava l'acqua del Rio delle Vallecchie, affluente del Panaro. L’edificio conserva tuttora le macine intatte.