Terre dei Contrari
Uguccione Contrari arriva a Vignola per la prima volta nel 1399, comandante valoroso delle truppe di Ferrara, riesce a strappare il territorio al terribile e sanguinoso Giovanni da Barbiano che lo aveva temporaneamente assoggettato, e restituirlo alla famiglia d’Este.
Uguccione riceve, così, dal marchese Nicolò III d’Este il feudo vignolese nel 1401. Nel 1409 gli verrà conferito anche il feudo di Savignano, che comprendeva le pertinenze di Montecorone, Monteombraro e Monteorsello, e il territorio di Montebonello con Monfestino, insieme ad altri possedimenti presso Parma e nel ferrarese, nella zona di Stellata dove il Panaro si getta nel Po.
Uguccione Contrari non è solo un abile capitano, ma è un uomo potente, capace di tessere alleanze politiche e di governare con astuzia. Gli succedono i figli Nicolò e Ambrogio nominati col titolo di Conti nel 1453.
Dopo solo quattro generazioni, i Contrari si estingueranno: nel 1575 Ercole II, il Giovane, viene assassinato a Ferrara senza lasciare eredi maschi e poco tempo dopo aver ricevuto il titolo di Marchese. I territori di famiglia vengono rivenduti nel 1577 alla famiglia Boncompagni; termina così la saga di una delle famiglie più ricche e influenti della corte estense. Nel nostro territorio possiamo ripercorrere le loro vicende attraverso la conoscenza di alcuni dei luoghi costruiti e abitati dai Contrari.