È questo il Parco Terzani, l'area verde inaugurata il 15 aprile 2012 e intitolata al grande scrittore, ricca di rimandi alla sua vita, al suo pensiero e alle sue opere.

Come la casetta in larice, costruita integralmente a mano su progetto di Andrea Capucci, che rievoca idealmente la gompa tibetana dell’Orsigna, il luogo dove Tiziano Terzani ha vissuto gran parte della sua esistenza, compresi gli ultimi giorni. Un’installazione che accoglie il visitatore in uno spazio di meditazione e di ascolto, immerso nella natura e nel silenzio del parco urbano. All’interno dell'edificio si trovano una collezione dell’archivio privato, immagini accompagnate da frammenti di testo tratti dai suoi libri e sculture in ceramica ispirate dalle sue parole.

All’esterno della gompa, sui rami degli alberi, c'è poi un raduno di uccellini, spiriti della natura, metafora di incontro, ascolto e condivisione di idee pur nella diversità, che rinnova idealmente il messaggio di Terzani. L'installazione in ceramica ingobbiata dal titolo “UN BATTITO D’ALI. Il pensiero profetico di Tiziano Terzani”, realizzata nel 2022 a dieci anni dall'inaugurazione, è ancora opera di Andrea Capucci e donata dall’Associazione Culturale “Ricognizioni sull’Arte”, in un progetto curato da Alessandro Mescoli e Massimiliano Piccinini.

La voce di Simone Maretti ci racconta l'installazione e il Parco
Clicca qui per ascoltarla

“Sono sincero, ne ho viste di tutti i colori. Ho fatto il giornalista di guerra, ho viaggiato, ho contato i morti su tutti i campi di battaglia del mio tempo. Non credo di aver imparato granché e certamente non ho trovato la risposta ai grandi problemi. Ripeto, se ho avuto un ruolo nella mia vita è quello di sollevare le domande, fare le domande. E fare le domande giuste, a volte, implica mettere le basi delle risposte che cerchiamo, su tutto, sulla vita, su come va il mondo”.

Si ringraziano Alfredo e Andrea Lando per la gentile concessione dell'immagine