Il Graziosi artista e il Mosaico Riscoperto
La casa natale di Giuseppe Graziosi è un’abitazione colonica situata a pochi chilometri dal centro di Savignano, in località Mulino, nell’area collinare in prossimità del fiume Panaro. Costituisce un interessante esempio di casa-torre, databile tra il 600’ / ‘700 e composta da un corpo centrale e da due ali laterali.
Le parti più antiche, ossia la torre e l’ala est, presentano murature di mattoni alternati a ciotoli; di più recente costruzione l’ala ovest, costruita con soli mattoni disposti in corsi regolari. Sul retro c’è una tettoia di costruzione recente adibita a deposito per attrezzi.
Un targa in marmo bianco, posta sulla facciata della casa il 2 luglio 1943 dalla Reale Accademia fiorentina delle Arti del Disegno, ricorda che essa diede i natali a Giuseppe Graziosi nel 1879. Firenze, dove l’artista si trasferisce a partire dal 1898, è la città della vita adulta, dove si verificano i contatti e le occasioni determinanti per l’evoluzione del suo linguaggio figurativo e della sua carriera. Per questo la casa di “Graziosi artista” non può che essere quella fiorentina di Via Fratelli Ruffini, dove egli visse e operò negli anni della maturità. Stretto è il legame con Svignano, non solo quale terra d’origine, di ricordi, di impressioni, di immagini e di incontri; la terra modenese è per Graziosi anche la campagna, quella campagna così importante, tra fine Ottocento e inizio novecento, per l’ispirazione degli artisti e per Graziosi in particolare (i temi sociali, il rapporto con la natura, il paesaggio, la luce)
All’interno, trova ora sede “Il Mosaico Riscoperto”. Scoperto nel 1897 dallo storico ed erudito savignanese Arsenio Crespellani lungo l’antica via Claudia nei pressi della paese, il mosaico policromo decorava l’ambiente di una ricca dimora di campagna degli inizi del V secolo d.C. Savignano sul Panaro vanta origini antichissime, i reperti trovati negli insediamenti e nelle necropoli testimoniano una forte presenza etrusca in questa zona.