Savignano sul Panaro e Castelvetro di Modena: le rievocazioni storiche nelle Terre di Castelli

Esperienze da vivere in prima persona per conoscere meglio la storia.

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Un viaggio indietro nel tempo, un’occasione magica per rivivere la storia del territorio. Sono le rievocazioni storiche di Savignano sul Panaro e Castelvetro di Modena, un’opportunità per scoprire mestieri antichi e per ricordare episodi realmente accaduti.

A metà tra lo spettacolo e un’esperienza educativa, la rievocazione storica è un evento che vi coinvolgerà consentendovi di vivere la storia in prima persona.

È un arricchimento culturale finalizzato alla valorizzazione del territorio e della sua identità intellettuale, un’occasione per infondere nei presenti un senso di appartenenza e di partecipazione attiva. Come una visita al museo, le rievocazioni promuovono e divulgano storie e tradizioni valorizzando il patrimonio locale attraverso atmosfere, colori, costumi, sapori e gesta del passato.

Anche nelle Terre di Castelli si svolgono manifestazioni che raccolgono sempre più interesse. Tra quelle più partecipate e apprezzate non mancano la Lotta per la Spada dei Contrari di Savignano sul Panaro e, ad anni alternati, la Dama Vivente e la Festa a Castello a Castelvetro di Modena.

La storia rivive nei borghi più belli dell’Appennino modenese: Savignano sul Panaro e Castelvetro di Modena si raccontano con le rievocazioni storiche.

LA LOTTA PER LA SPADA DEI CONTRARI

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«In una terra di confine schiacciata dalle incalzanti colline e rigorosamente marcata dall’incontrollato argine del fiume, si è creata questa lingua di terra, la nostra Savignano. Qui si eressero per bellicose esigenze o per nobili vezzi i confini di poteri capaci di toccare interessi più grandi delle due città vicine, Modena e Bologna; Guelfi e Ghibellini, alternarono il loro potere sull’antico Borgo.» (fonte: http://www.aerrs.it/manifestazioni/lotta-per-la-spada-dei-contrari/)

Inizia così la lunga storia che porta Savignano nel 1409, anno in cui il feudo venne donato dal marchese Niccolò III d’Este al suo capitano Uguccione dei Contrari. Quest’ultimo, signore di Vignola, l’aveva ottenuto riuscendo a strapparlo alla famiglia Savignani.

La manifestazione, organizzata ogni anno dall’Associazione Borgo Castello Onlus, vede le sei contrade del paese (Castello, Doccia, Formica, Garofano, Magazzeno e Mulino) sfidarsi con giochi di abilità e forza: la corsa della discordia, la gara del segone, tiro alla fune, corsa sulle assi e sarabanda finale a sorpresa. Quest’ultimo gioco è ideato in gran segreto dalla contrada arrivata ultima alla spada dell’anno precedente. L’obiettivo è quello di avvantaggiarsi e di mettere in difficoltà i rivali di cui si conoscono i punti deboli. Proprio per questo motivo, il gioco finale viene svelato alle altre contrade solo il giorno prima della rievocazione. In palio, la Spada dei Contrari concessa dal marchese nella chiesa del paese.

Per l’occasione il borgo si colora di stemmi araldici, si anima di spettacoli itineranti in costume, duelli, mercati medievali, accampamenti militari e locande in cui è possibile cenare con tigelle, borlenghi, grigliate, gnocco fritto, tortellini, pane del soldato, pasta e fagioli e altri prodotti tipici.

La rievocazione storica permette di assistere alla corte del marchese d’Este allietati da giullari, giocolieri, sbandieratori e falconieri. I costumi dei figuranti raccontano le abitudini e le arti di un tempo.

Da qualche anno, anche i bambini delle contrade partecipano alla rievocazione cercando di conquistare lo Spadino.

A quasi trent’anni dalla sua prima edizione, la Lotta per la Spada dei Contrari ha raggiunto un importante livello di popolarità, richiamando numerosi visitatori e portando beneficio all’intera comunità.

LA DAMA VIVENTE

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Da oltre 50 anni, in Piazza Roma a Castelvetro di Modena, si gioca una particolare partita a dama con pedine in carne e ossa. La Dama Vivente riporta all’ombra delle due antiche torri il fascino e le suggestioni del ‘500 tra spettacolo, corteo storico e spettacolari danze aeree e verticali con fuochi d’artificio al termine.

Una rievocazione storica che si svolge esclusivamente negli anni pari e che vede mossieri, dame e cavalieri riportare in vita la festa organizzata dai marchesi Rangoni in onore del poeta Torquato Tasso. La storia racconta che fu proprio qui che, nel 1564, il drammaturgo in fuga da Bologna e rifugiato a Castelvetro trovò ispirazione per comporre uno dei brani più suggestivi della Gerusalemme Liberata: il canto di Erminia tra i pastori (canto settimo).

La Dama Vivente è un evento accurato e studiato con un rigore storico quasi filologico, che celebra le sfide a dama tra i signori della corte esattamente come all’epoca venivano organizzate con pedine viventi diventando veri e propri tornei tra i Rangoni e i Montecuccoli, signori di Frignano.

Era con questo genere di giochi e spettacoli che le corti del Rinascimento amavano “schivare la noia”, trasformando i giochi di società in tornei all’aperto e permettendo alla popolazione sia di assistere come pubblico che di partecipare con un ruolo attivo (ad esempio come pedina).

In questi anni l’associazione Dama Vivente ha ottenuto grande successo in Italia e all’estero per la collezione di abiti indossati con cura dai figuranti. Le vesti, in stile rinascimentale, sono interamente ricamati a mano e si possono ammirare nella mostra permanente Fili d’oro a Palazzo nel centro storico di Castelvetro. Questa valorizzazione del patrimonio storico e artistico ha portato l’associazione a vincere più volte il concorso nazionale di abiti d’epoca Rocchetto d’Oro.

FESTA A CASTELLO

festa a castello terre di castelli

Negli anni dispari, Piazza Roma accoglie da ormai quindici anni il tradizionale banchetto in stile rinascimentale della Festa a Castello. Un nuovo appuntamento suggestivo, sempre organizzato dall’associazione Dama Vivente, che come da tradizione prevede che i partecipanti siano rigorosamente vestiti con abiti in stile cinquecentesco per potersi immergere nella giusta atmosfera.

Spettacoli di giocoleria, mangiafuoco, musicisti e trampolieri intrattengono gli ospiti tra una portata e l’altra di cibi tradizionali serviti da popolani e fantesche. Non mancano i banchetti degli antichi mestieri per ricreare quel clima tipico della Dama Vivente.

Da quest’anno, anche il pubblico non partecipante al banchetto ha la possibilità di vivere le suggestioni dell’epoca assistendo agli spettacoli. I ristoratori locali proporranno un menù a tema.

Castelvetro di Modena diventa quindi teatro di importanti rievocazioni storiche con l’obiettivo, sempre raggiunto, di far conoscere e diffondere la cultura del Rinascimento incentivando la promozione turistico-culturale del centro storico.

LE RIEVOCAZIONI STORICHE COME VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO

Tavolata Dama vivente fb dama vivente

Il successo delle rievocazioni nelle Terre di Castelli è dovuto anche all’impegno delle comunità che organizzano questi appuntamenti. Un attento studio della storia, le sapienti abilità artigianali e le capacità teatrali consentono di ricreare e riproporre fedelmente gli aspetti principali della vita quotidiana della popolazione vissuta in passato.

La cura dei vestiti e delle armi, l’interpretazione dei personaggi, le parole e le gestualità di un tempo incuriosiscono i partecipanti e raccontano la passione della comunità per una tipologia di evento che permette di presentare e conservare con orgoglio l’identità, la storia e la cultura del territorio.

APPROFONDIMENTI:

BORGO MEDIEVALE DI SAVIGNANO

Grazie a un intervento conservativo, questa importante testimonianza storica è oggi uno dei borghi più affascinanti della provincia modenese. Tra i luoghi più rilevanti spiccano l’Oratorio di San Rocco, la Casa di Matilde, Piazza Zanantoni, la Casa del Capitano e il castello. Affreschi e sculture rendono Savignano un luogo artistico da visitare con interesse.

IL BORGO ANTICO DI CASTELVETRO DI MODENA

Il vero cuore del paese è la Piazza detta “della Dama” per la pavimentazione a lastre bianche e nere. Qui si affacciano la Torre dell’Orologio, la Torre delle Prigioni, il Palazzo Rinaldi e il palazzo municipale. La Chiesa Parrocchiale, edificata a partire dal 1897 e consacrata nel 1907, presenta le caratteristiche tipiche dello stile neo-gotico.

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