Gli itinerari a piedi nel Parco dei Sassi di Roccamalatina

A piedi alla scoperta dei Sassi di Roccamalatina

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Il Parco dei Sassi di Roccamalatina è per l’escursionista un’immersione tra le guglie di pietra dell’Appennino.
Sebbene l’area del parco sia praticabile anche in bici e a cavallo, ci sono peculiarità che solo negli itinerari a piedi si possono cogliere.

Abbiamo quindi raccolto - in un’interessante intervista a due referenti dell’Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Centrale - le informazioni utili per l’esplorazione a piedi relativamente a livelli di difficoltà, varietà dei percorsi e imperdibili punti di interesse.

Livelli di difficoltà: dal turismo allo sport

Il Parco dei Sassi di Roccamalatina è un’area protetta un po’ per tutti i camminatori.
La suddivisione in tappe e percorsi brevi, infatti, consente la massima adattabilità e personalizzazione del cammino alle esigenze di ciascun visitatore.

Se da un lato, il parco è praticabile senza nessuna difficoltà tecnica anche per la classica gita fuori porta di mezza giornata; dall’altro, il parco dei Sassi non delude neanche i camminatori più esperti.
Per chi cerca un cammino impegnativo, oltre che affascinante,  il percorso consigliato è il così denominato Trekking tra Storia e Natura (TSN).

Il Trekking tra Storia e Natura è la soluzione adatta agli escursionisti esperti perché è un percorso lungo due giorni, caratterizzato da dislivelli importanti. «Si va dai 160 m di Casona di Marano sul fiume ai 900 m del Monte della Riva», ha specificato Giovanni Savini, istruttore tecnico dell’Ente Parchi Emilia Centrale.

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Percorsi e itinerari: dalla passeggiata al trekking

Il Parco dei Sassi di Roccamalatina si può visitare da nord a sud lungo oltre 100 km di sentieri.
Tra i dodici principali itinerari individuati, alcuni sono percorribili solo a piedi; altri anche a cavallo o in bicicletta. «La numerazione non impone una scelta rigida di percorrenza ma è un ordine meramente organizzativo per la rete escursionistica», ha spiegato Giovanni Savini.

Gli itinerari a piedi sono vari, oltre che per livello di difficoltà, anche per conformazione. Si alternano, infatti, strette gole, boschi, rupi, radure, coltivi, castagneti e agglomerati rurali, ma anche vie ferrate e sentieri con accesso regolamentato.

All’escursionista che intende visitare il parco per intero e in un’unica soluzione, si suggerisce il percorso strutturato TSN che toccando tutti i punti più rilevanti del parco, consente di apprezzare questo territorio sia dal punto di vista naturalistico sia storico-architettonico.

Punti di interesse: tra storia e natura

Per superare l’imbarazzo della scelta tra gli itinerari, il camminatore può chiedersi: qual è il punto di interesse che ancora non conosco o che più può affascinarmi?
Saranno allora le caratteristiche naturalistiche e storico-architettoniche a guidare la scelta dell’itinerario a piedi.

Tra i punti di interesse naturalistici di spicco ci sono:
- il nucleo dei Sassi di Roccamalatina, il cuore del parco, tra cui vi è il Sasso della Croce, l’unico su cui si può salire;
- il Sasso di Sant’Andrea, emergenza di elevato interesse paesaggistico-ambientale che ospita il falco pellegrino, specie regina del Parco;
- il Monte della Riva, caratterizzato dall’ampiezza del panorama che offre, dal crinale appenninico alla valle del Panaro;
- il fiume Panaro, non del tutto percorribile ma, su un tratto, attrezzato per il tempo libero.


Tra i punti di interesse storico-architettonico più rilevanti si contraddistinguono:
- L'antica Pieve di Trebbio, uno dei più significativi esempi di Romanico in Appennino.
- Festà e Casona, due borghi storici nel territorio di Marano sul Panaro che costituiscono la porta d’ingresso verso sentieri e aree naturalistiche.
- Il Castellino delle Formiche in località Castellino di Guiglia dove, oltre l’antica torre del castello, è possibile ammirare un mulino che conserva intatte le con le macine originali.
- Montecorone, un antico borgo di Zocca, caratteristico perché circondato da una corona di monti.
- Montalbano di Zocca, il cosiddetto borgo “a saliscendi”, il cui punto di forza è il panorama multiforme.
- L’antico borgo di Samone, il cosiddetto Samone Castello.

“Spesso le bellezze storiche e architettoniche le abbiamo dietro casa”. Giovanni Savini

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Attrezzatura e stagionalità

Essendo gli itinerari a piedi privi di arrampicate, l’escursionista non necessita di attrezzature particolari per l’esplorazione del parco, neanche per salire al Sasso della Croce - precisa l’istruttore tecnico Giovanni Savini.

Si consiglia di indossare scarpe adatte e un abbigliamento consono all’attività outdoor, in linea con la stagione.

Gli itinerari a piedi nel Parco dei Sassi sono percorsi che, anche per le caratteristiche ambientali in cui si sviluppano, sono praticabili in tutte le stagioni.  «La fruizione delle aree protette durante i vari periodi dell’anno è agevolata da un calendario strutturato di eventi alla scoperta del territorio protetto e delle sue curiosità», racconta Claudia Piacentini, referente per l’ente parchi del centro per l’educazione alla sostenibilità.

E non è tutto. L’inspirazione di meraviglia iniziata nel Parco dei Sassi di Roccamalatina può sconfinare facilmente, attraverso la via Romea Nonantolana, sui crinali dell’Appennino. Ed è già Parco del Frignano. Buon cammino!

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